Italo Manusardi assiste ad un incontro di Canne, disciplina marziale che aveva già visto a Genova e imparato un po' da suo padre, Arrigo Manusardi, che la conosceva essendo stato il capostipite della scuola lombarda di Savate, tra due allievi del celebre maestro Roger Lafond. Conquistato dalla bellezza e dalla dinamicità di questo sport decide di divulgarlo anche in Italia.
Favorito dalle tecniche del duello tradizionale acquisite alla Scuola di Guerra Germanica durante il periodo bellico (1943-1945) sotto la guida del famoso maestro Wolfram Werner, viene facilitato nel maneggio della Canne, il cui sistema per certi aspetti è molto simile alla sciabola da duello.
Frequenta poi con il maestro Mario Pavani la scuola genovese sotto la guida del maestro Lazzaro Delfino, dove concretizza le sue doti di maestro e schermidore.
La passione aumenta e Manusardi tiene contatti con la Francia al fine di compiere ricerche personali sulla storia e lo stile originale del maneggio della Canne, recuperando i manuali storici e studiandone la storia e l'evoluzione.
Crea quindi un metodo originale tutto italiano per l'insegnamento della Canne basato sullo stile storico originale e su quello della sciabola da duello. Il metodo infatti considera la Canne non solo uno sport a sé stante, ma anche una perfetta introduzione al duello tradizionale con le armi metalliche. Inizia ad insegnarla così ai suoi allievi di Savate, tra cui il giovane figlio Renato Manusardi.
La scherma con la Canne viene presentata dal maestro Manusardi per la prima volta al pubblico il 6 Giugno 1971 a Sesto San Giovanni in occasione della seconda edizione del “Trofeo di Judo Abramo Oldrini”. Ha come partner dell'incontro un valido schermidore, l'allievo Luigi Gatti e da luogo ad uno spettacolare incontro senza esclusione di colpi, riscuotendo un enorme successo
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A questa manifestazione ne seguiranno altre in ordine di tempo tra cui una dimostrazione per l'inaugurazione del “Club Internazionale Prato Grande” a Lecco nel 1973 e un Campionato Federale a Milano nel 1978 che vede vincitore Emilio Tizzoni.
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